Abruzzo in miniatura – uno scrigno di meraviglie

Abruzzo in miniatura – uno scrigno di meraviglie
di Roberta Tinarelli

Esiste un luogo, a due passi dal mare, dove è racchiusa la bellezza di un’intera regione. Le 103 riproduzioni in scala di Abruzzo in miniatura raccontano oltre 2000 anni di storia fra castelli, trabocchi, chiese e monumenti. È il biglietto da visita della regione che invita ad ammirare i monumenti più famosi e scoprire quelli meno noti, sconosciuti anche agli stessi abruzzesi.

Entrate e godetevi lo stupore, l’emozione che solo l’arte e l’amore per la propria terra sanno trasmettere.

Il Ponte del Mare di Pescara

Il privilegio di essere Gulliver

Immaginate di essere dei giganti e di avere il privilegio di osservare tutto dall’alto. Vi aggirate fra cupole, siti archeologici, torri, scorci di mare e di montagna, curiosando fra le mura, sbirciando attraverso minuscole finestre.

Questo accade quando si varca la soglia di Abruzzo in miniatura: si entra in un’altra dimensione, circondati dalle meraviglie di una terra incantata, sospesa fra mare e montagna, fra maestoso passato e colorata modernità.

Potremmo definirlo “il giro d’Abruzzo in 80 minuti” – come proposto da un visitatore sul guestbook del museo. Eppure, visitando la mostra, si corre il piacevole rischio di passare ore ad osservare le opere, a perdersi nei dettagli dimenticando di controllare l’orologio.

L’impatto è davvero suggestivo, sembra di muoversi fra le pagine di un libro le cui immagini prendono vita passo dopo passo. Per alcuni è un manuale di architettura, per altri una raccolta di fiabe.

Abruzzo in miniatura non è una semplice esposizione di pregevoli opere, bensì un corollario di luoghi e monumenti, di ottimi spunti per andare alla scoperta dei tesori d’Abruzzo. È un catalogo di meraviglie, un elenco tridimensionale delle bellezze di una terra ricca di fascino e di storia.

Il castello di Bominaco (AQ)

Un museo dinamico e moderno

Abruzzo in miniatura, dopo tanti anni di “peregrinazioni”, ha finalmente trovato la sua sede stabile presso il Museo Michetti (MuMi) di Francavilla al Mare. La mostra è articolata su due livelli: al primo piano si trovano le riproduzioni in scala delle province di Pescara e Chieti, al piano terra quelle di Teramo e L’Aquila.

Un totale di 1000 mq dove trovano posto anche due grandi tele del pittore Francesco Paolo Michetti: Le serpi e Gli storpi, presentate all’Esposizione Universale del 1900.

Nel percorso sono comprese ceramiche delle quattro province e le produzioni orafe più rappresentative dell’Abruzzo, fra cui la celebre presentosa. Vi è anche una piccola zona lettura provvista di biblioteca tematica per adulti e ragazzi.

Notevoli sono inoltre le didascalie delle opere – redatte da Fiorenza Melchiorre – essenziali e ricche di curiosità, e la scelta del sottofondo musicale che aggiunge un tocco di epicità alla visita.

Abruzzo in miniatura incarna una concezione dinamica e innovativa di museo, pensato come “organismo” vivo e pulsante, luogo d’incontro ove scambiarsi suggestioni, riflessioni e idee. Oltre a investire nella didattica e nella divulgazione, la mostra ha lo scopo d’incentivare il turismo del territorio, stimolando i visitatori ad ammirare dal vivo i monumenti riprodotti dalle miniature.

In primo piano il castello ducale di Crecchio (CH) realizzato in 9 mesi; sulla destra il suggestivo castello di Roccascalegna (CH) e a sinistra la riproduzione del celebre Guerriero di Capestrano (AQ)

Una mostra unica in Italia

Abruzzo in miniatura nasce grazie alla passione e la dedizione di Livio Bucci, orafo e direttore della mostra originario di Bussi sul Tirino. È proprio a Bussi che tutto ebbe inizio ben 30 anni fa, quando un semplice hobby di famiglia si trasformò in un progetto artistico trasversale e unico nel suo genere.

Fu Fernando Di Carlo – suocero di Livio – a creare il “capostipite” della collezione realizzando il palazzo comunale di Bussi. Da quella manciata di opere iniziali Livio ha saputo raccogliere il testimone e creare le attuali 103 miniature, metà delle quali sono opera sua. Il resto è stato realizzato da artisti abruzzesi d’eccellenza fra i quali Alessio Bucci, Stefano Caposano, Carla Cerbaso, Renato Luciani e Giuseppe Stivaletti.

Per molto tempo la mostra è stata itinerante e ha rappresentato l’Abruzzo presso importanti fiere come Expo di Milano e Vinitaly di Verona. Come una rockstar in tour, Abruzzo in miniatura ha raccolto l’entusiasmo e il plauso di visitatori italiani e stranieri, compresi gli abruzzesi all’estero.

Il palazzo comunle di Bussi sul Tirino, prima miniatura della collezione

Ogni opera è realizzata rigorosamente a mano con i materiali originali dei monumenti come pietra, cemento, vetro e mattoni – non c’è posto per la stampante 3D. Il lavoro degli artisti è meticoloso e sapiente; dopo la fase progettuale con lo studio di planimetrie e fotografie, viene realizzata la struttura interna in legno sulla quale si costruisce la riproduzione fedele in ogni dettaglio. I tempi di lavorazione vanno dai 2 ai 9 mesi per 10-12 ore di lavoro al giorni, tutti i giorni.

Castello Cantelmo-Caldora di Pacentro, prima opera realizzata da Livio Bucci nonchè sua preferita

La mostra è aperta dal 28 agosto 2020 e, in appena un mese, ha registrato più di 3000 presenze – uno strepitoso successo al di là delle aspettative.

Ma questo è solo l’inizio. L’obiettivo è di arrivare a quota 300 miniature e di costruire un circuito dinamico intorno alla mostra, fatto di laboratori, visite, incontri ed eventi.

Abruzzo in miniatura è sicuramente all’altezza delle ambizioni che ha.

Trabocco sul mare, antica macchina da pesca
Templi italici di Schiavi di Abruzzo (CH)
“L’approdo alla nave” di Pietro Cascella visto dall’alto (Pescara)
Torre di Cerrano (TE)

Per approfondire:

Abruzzo in miniatura

L’elenco delle opere

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